Ricorso all’antitrust accolto

Ricorso all’antitrust accolto

ANORC, attraverso lo Studio Legale Sarzana & Associati, ha depositato  lo scorso luglio un ricorso all’Antitrust contenente la richiesta di verifica della regolarità della sottoscrizione di accordi di servizio per la conservazione e archiviazione informatica tra diverse pubbliche amministrazioni italiane e l’Istituto per i Beni Artistici Culturali e Naturali (IBACN) dell’Emilia Romagna.

Generalmente, con il termine Antitrust si indica l’autorità indipendente che si occupa di difendere il diritto di concorrenza e i diritti dei consumatori. In Italia, questa istituzione viene denominata Autorità garante della concorrenza e del mercato. Con il termine Antitrust, inoltre, s’intendono anche tutte quelle norme che hanno l’obiettivo di garantire la libera concorrenza fra le imprese e di difendere i consumatori da eventuali comportamenti scorretti delle aziende.

In Italia, l’Antitrust viene fondata nel 1990 e ha diversi compiti, da quello di vigilare il rispetto della concorrenza fra le imprese a quello di perseguire le pubblicità ingannevoli. Per segnalare comportamenti scorretti all’Antitrust è possibile chiamare il numero verde, inviare un fax o una mail, o scrivere via posta all’Autorità garante della concorrenza e del mercato.

A seguito del ricorso, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, mostrando come sempre grande sensibilità e attenzione verso tutti i fenomeni che rischiano di alterare il regime di leale concorrenza, ha accolto la segnalazione e ha ristabilito l’equilibrio nel mercato della conservazione documentale.

L’Antitrust ha successivamente inviato all’ANCI e a diverse pubbliche Amministrazioni Locali, un Parere ai sensi dell’art 22 della legge 287/90, in cui richiama al rispetto della disciplina della concorrenza e degli appalti nel settore della conservazione e archiviazione informatica.

A sublimare l’iter di accoglimento giunge in ultima battuta, da parte del ParER (Polo Archivistico Regionale dell’Emilia Romagna) la comunicazione che l’Istituto, in ottemperanza al provvedimento dell’Autorità, ha avviato «le procedure per la modifica dello schema di accordo, sottoponendo il nuovo testo ad una verifica preventiva da parte dell’Autorità stessa». La previsione delle tempistiche di attuazione di tale revisione ha comportato la temporanea sospensione dell’iter di sottoscrizione dei nuovi accordi con gli enti fuori Regione, fino al primo giugno 2017.

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