Avvocato accettazione di eredità

“Le uniche spese che non comportano acquisto della qualità di erede sono quelle funerarie”.

Bisogna però capire se vale la pena accettare l’eredità, soppesando vantaggi ed eventuali debiti che comporta, come le bollette arretrate e quelle di chiusura della linea.

Alcuni rinunciano all’eredità perché il saldo tra crediti e debiti è negativo. E potrebbe essere il caso del lettore.

Quindi il consiglio dell’avvocato è di non toccare i soldi che giacciono sul conto ancora aperto del defunto fino a che non si è deciso, magari con il cosiddetto “beneficio di inventario”, di accettare l’eredità.

In caso contrario ci si potrebbe trovare nella scomoda situazione di dover pagare anche i debiti del defunto senza saperlo.

Il beneficio d’inventario è una procedura giuridica prevista dalla legge italiana che consente agli eredi di accettare un’eredità limitando la propria responsabilità ai debiti del defunto entro il valore dei beni ricevuti. In questo modo, l’erede non diventa personalmente responsabile per i debiti lasciati dal defunto, ma ne risponde solo nei limiti dei beni ereditati.

Questa procedura diventa obbligatoria nel caso in cui gli eredi siano minori, incapaci oppure enti pubblici, ma può essere scelta volontariamente da chiunque voglia proteggersi da eventuali passività lasciate dal defunto.

La procedura del beneficio d’inventario richiede che l’erede faccia una dichiarazione formale davanti a un notaio o al cancelliere del tribunale competente entro tre mesi dalla conoscenza dell’eredità. Successivamente, sempre entro tre mesi dalla dichiarazione, occorre predisporre un dettagliato inventario che elenchi tutti i beni e i debiti appartenuti al defunto.