La Cassazione mette sotto accusa la crittografia PGP e le chat wathsapp

L’uso di tecnologie moderne al fine di eludere i dispositivi di intercettazione entra sempre più nei processi penali.

A finire sotto accusa in un procedimento terminato il 30 agosto del 2018 in Cassazione e relativo all’impugnazione di una ordinanza del Tribunale della libertà di Napoli è il software crittografico PGP ( pretty good privacy) e l’uso delle chat whatsApp.

Pretty Good Privacy (PGP),  è una famiglia di  software di crittografia per autenticazione e privacy, da cui è derivato lo standard OpenPGP.

È probabilmente il crittosistema  più adottato al mondo, descritto dal  crittografo Bruce Schneier come il modo per arrivare «probabilmente il più vicino alla crittografia di livello militare».

PGP è stato originariamente sviluppato da Phil Zimmermann nel 1991, e considerato addirittura all’inizio della propria storia alla pari di un’arma da guerra, costringendo lo stesso sviluppatore a divulgarlo al di fuori degli Stati Uniti.

 

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