Il Consiglio di Stato annulla definitivamente i criteri di identificazione SPID. E’ una password, non si possono richiedere 5 milioni di capitale sociale.

consigliostato

Roma, 24 marzo 2016.

Lo SPID, sistema pubblico di identità digitale, entra in crisi a nemmeno dieci giorni dal lancio ufficiale effettuato il 15 marzo scorso  dal Ministro per la semplificazione Marianna Madia.

E’ durissimo l’atto di accusa di palazzo Spada nei confronti dello SPID, il sistema pubblico di identità digitale.

La quarta sezione del Consiglio di Stato presieduta da Sergio Santoro, pronunciando definitivamente il 24 Marzo sullo SPID, ha confermato la sentenza del Tar lazio del luglio 2015, mettendo una pietra tombale sul  modello privato prefigurato dalla Presidenza del Consiglio ed incentrato sulla presenza di pochissimi fornitori di grandi proporzioni economiche.

Il Consiglio di Stato chiarisce che SPID è un sistema essenzialmente basato su  password e non può dunque essere equiparato alle modalità di identificazione forte quali la carta nazionale dei servizi e la  firma digitale , conseguentemente non può richiedersi per la prestazione dei servizi di identificazione, criteri economici sproporzionati .

A ricorrere erano state le Associazioni di Confcommercio Assoprovider ed Assintel, assistite dagli Avvocati Fulvio Sarzana di S.Ippolito e Maria Sole Montagna, dello studio legale di Roma Sarzana e Associati.

Le Associazioni hanno dunque riportato una vittoria significativa.

Le stesse Associazioni peraltro attendono anche le decisioni del TAR Lazio, che ha sospeso qualche giorno fa l’annullamento dei regolamenti dell’AGID su SPID per aspettare la sentenza odierna del Consiglio di Stato.

“Spero che la presidenza del Consiglio, nella persona di Matteo Renzi voglia ora prendere atto della sentenza del Consiglio di Stato – ha dichiarato Fulvio Sarzana, uno dei legali che ha assistito le Associazioni- e decida di abbandonare definitivamente le norme del Codice digitale che affidano di fatto al sistema bancario l’intero sistema pubblico di identificazione digitale, privando le piccole e medie imprese del nostro paese di un mercato promettente”.

Lascia un commento

WeeJay