Infratel e Open Fiber contenziosi

Infratel e Open Fiber contenziosi

Lo Studio Legale Sarzana   sarà presente a Palermo il 30 settembre  presso il Regio Teatro Santa Cecilia, nel corso della manifestazione “Il ruolo degli Operatori di Prossimità nei servizi TLC e nel Cloud”, ospitata da Assoprovider.

In particolare alle 15 si svolgerà la relazione  dell’Avv. Fulvio Sarzana – Le controversie degli operatori con Infratel e Open Fiber: consigli pratici per ottenere i servizi con interventi tecnici di 
Davide Gelardi e Ing. Paolo di Francesco consiglieri Assoprovider.

La banda ultralarga.

Nel marzo 2015 il Governo italiano ha
presentato la “Strategia italiana per la banda ultra larga”, programma di intervento che,
in coerenza con gli indirizzi definiti dall’Agenda Europea 2020, avrebbe avuto l’obiettivo di
garantire, entro il 2020, una velocità di connessione di almeno 100 Mbps all’85%
della popolazione e di almeno 30Mbps al 100% dei cittadini, nonché una copertura
ad almeno 100 Mbps di velocità di sedi ed edifici pubblici (scuole e ospedali in
particolare) e aree industriali.
La Strategia, frutto di una lunga fase di condivisione fra il Governo e la Commissione
Europea, diversifica le tipologie d’intervento in base alla classificazione delle aree del
territorio nazionale:
– Aree bianche: sono quelle prive di reti in banda ultra larga, a c.d. fallimento di
mercato.  In queste aree, che interessano circa 7.700 Comuni, viene realizzata una rete con
risorse interamente pubbliche mediante bandi gestiti da Infratel Italia, ed assegnati ad OPEN  Fiber .
– Aree grigie: sono quelle in cui è presente o verrà sviluppata nei prossimi tre anni
una rete in banda ultra larga da parte di un solo operatore privato. Per questi
territori sono in corso o verranno attivate alcune misure di incentivo sia alla
domanda che all’offerta, rispettivamente mediante l’erogazione di voucher agli
utenti e la creazione di un “superammortamento” per gli investimenti fatti dagli
operatori.
– Aree nere: sono quelle in cui sono presenti almeno due reti in banda ultra larga di operatori diversi. In questi casi, l’investimento è completamente a carico degli operatori privati.

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